l'impero romano conobbe il suo massimo sviluppo nel II secolo.
le cause principali del benessere e della prosperità economica furono tre: la pace la stabilità politica che permisero la costruzione di infrastrutture; un efficace rete di comunicazioni ; la varietà e l'unità del territorio imperiale.
quella romana era un economia monetaria (che, a differenza dell'economia naturale, conosce l'uso del denaro).
l'economia romana fu rovinata dalle guerre e dall'instabilità politica. con le invasioni barbariche (V secolo), la difesa militare divenne la prima necessità. aumentarono le tasse e l'inflazione e le attività economiche si interruppero.
le difficoltà dell'impero determinarono la separazione tra la sua parte orientale e quella occidentale. nel VI secolo, mentre l'impero bizantino (d'oriente) conosceva, con Giustiniano il momento di maggior splendore, quello d'occidente si avviava verso la rovina. il momento più duro si ebbe dal sesto all'ottavo secolo quando si verificarono la crisi demografica, l'abbandono delle città ( che erano state il centro della vita economica), la regressione a un economia naturale e la crisi dell'agricoltura.
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